Skincare e falsi miti: verità e leggende sulla PELLE

Nel mondo della cosmetica e della skincare circolano molti falsi miti, alcuni riguardano la pelle e la sua cura, altri interessano più nello specifico le formulazioni e gli ingredienti cosmetici. Sfatarli, o quantomeno cercare di farlo, è importante per prendersi cura correttamente e consapevolmente della propria pelle. Iniziamo a fare chiarezza su 5 false credenze relative alla pelle, che, ci teniamo a ricordarlo, è il nostro organo più esteso.

1) La pelle respira.

Quante volte abbiamo sentito dire che la pelle respira!?! La parola “respirare” ha un significato univoco: significa prelevare ossigeno dall’aria e smaltire al contempo anidride carbonica attraverso gli organi deputati a tale funzione, che per gli esseri umani sono i polmoni. Ci sono animali, come gli anfibi o i lombrichi, che respirano attraverso la pelle, ma non è il caso degli umani. Una respirazione “cutanea” nell’uomo esiste sono attraverso il tessuto della cornea degli occhi. Quindi NO, la pelle non può respirare.

La pelle riceve sì ossigeno, ma non dall’aria bensì dai vasi sanguigni che irrorano il derma, con cui scambia O2 e nutrimenti. Quello che la pelle fa, essendo ricca di ghiandole sudoripare, è aiutare il corpo a disperdere calore attraverso l’evaporazione e per questo è un organo fondamentale per la termoregolazione e per il mantenimento dell’equilibrio idrico.

La parola “respirare” associata alla pelle viene quindi usata in senso figurato come opposto di “occludere”, ad indicare che quando la pelle non respira, è perché è occlusa. Detergersi il viso e struccarsi non serve dunque a far “respirare la pelle” in senso letterale, ma a rimuovere il trucco, i residui di cheratina, lo smog e lo sporco in generale affinché non si ostruiscano i pori.

2) La pelle si abitua a un cosmetico.

Sicuramente ci è capitato di leggere o sentire che la pelle si assuefà ai prodotti che si utilizzano e che per questo è necessario cambiarli spesso. NON è vero, non può accadere, la pelle non si può abituare per un semplice motivo: il turnover fisiologico delle cellule cutanee è di 20-28 giorni. Questo vuol dire che la pelle si rinnova costantemente e che nel giro di un mese tutte le sue cellule sono cambiate. Tutt’al più sono le sue esigenze a cambiare: l’alternanza delle stagioni, lo stile di vita, lo stress o una malattia possono interferire sulla condizione della pelle e modificarne i bisogni e il cosmetico che andava bene prima sembra non funzionare più.

3) Se metto la crema la pelle si impigrisce.

Qualcuno sostiene che applicando una crema tutti i giorni la pelle smette di produrre il film idrolipidico come dovrebbe, perché le viene dato dall’esterno quello di cui ha bisogno. Questo è in parte vero, ma il fondo di verità che questa affermazione contiene non giustifica l’astenersi dall’utilizzo quotidiano di una crema. Vediamo perché.

La pelle produce più sostanze idratanti quando è disidratata, fornendo l’NMF esattamente dove serve per compensare la carenza. Questa è una reazione fisiologica ed è straordinario che ciò avvenga. Ma se la pelle è secca e ha un problema cronico nel rifornirsi di quel che le serve - dovuto all’età, a una condizione cutanea particolare o a una disfunzione – non aiutarla non migliorerebbe certo la situazione, anzi la peggiorerebbe, perché la pelle diventerebbe sempre più secca e disidratata e finirebbe per desquamarsi.

Non solo. La “pigrizia” di una pelle che riceve regolarmente crema può inoltre rivelarsi un toccasana in caso di pelle grassa, perché è proprio apportandole lipidi e idratazione dall’esterno che si contrasta l’eccessiva produzione di sebo e si migliora il quadro cutaneo.

Quindi SI’, diventa “pigra”, ma mettere la crema ha comunque il suo perché. Importante è mettere la crema giusta, ovvero la crema che risponde ai bisogni reali della pelle.

4) Chi ha la pelle grassa non ha bisogno di idratazione.

Nulla di più falso. Innanzitutto, perché, banalmente, una pelle grassa ha un problema legato all’ eccesso di sebo, NON di acqua, e dunque ha bisogno di idratazione come qualsiasi altro tipo di pelle. Il motivo lo abbiamo in parte già spiegato nel falso mito precedente: se non viene idratata e nutrita adeguatamente, la pelle grassa reagisce aumentando la produzione di sebo per ripristinare il livello di grasso a cui è abituata e questo ne peggiorerebbe le condizioni. Una pelle grassa ha bisogno di creme idratanti ad alta vestizione che permettano di placare e normalizzare la produzione di grasso.

5) Chi ha la pelle sensibile deve evitare i profumi.

I prodotti di cura per pelli sensibili sono tipicamente i prodotti del “senza”: senza siliconi, senza coloranti e soprattutto senza profumazione. I profumi sono spesso guardati male dai guru della cosmetica e anche dai dermatologi perché spesso contengono sostanze allergizzanti. Per fortuna il mondo della profumeria ha creato fragranze che non contengono allergeni o meglio, che non li contengono in dose superiore alla quantità per cui devono essere dichiarati. Contenere “tracce di” non equivale a “contiene allergeni”, perché, ricordiamoci, “è la dose a fare il veleno” e le persone davvero allergiche ai profumi non sono certo la maggioranza. La categoria “fragranze” nei cosmetici è spesso a torto bistrattata. Certo un prodotto di cura della pelle deve innanzitutto essere funzionale, non importa se non profuma di niente o se non profuma di buono, il fatto è però che i profumi rendono i cosmetici gradevoli da usare e un cosmetico può dimostrare la sua funzionalità ed efficacia solo se applicato con costanza, cosa che un buon odore ci aiuta a fare.

Quindi le fragranze nei prodotti cosmetici non vanno demonizzate per chi ha la pelle sensibile, vanno solo dosate.