Skincare ad alta quota – Attente a freddo e sole!
Finalmente è arrivata la tanto attesa settimana di Carnevale che per molti di noi equivale a dire settimana bianca! La stagione sciistica è iniziata da un po’, ma è soprattutto in questi giorni di febbraio che gli amanti dello sci ne approfittano per fare una vacanza sulla neve.
Di come debba cambiare la nostra skincare routine in inverno abbiamo già ampiamente parlato nei nostri articoli di gennaio. Il freddo, il vento e gli sbalzi di temperatura sono il nemico N. 1 della pelle nei mesi invernali, perché la disidratano e stressano i vasi sanguigni, che con le basse temperature si restringono, facendo arrivare meno ossigenazione e nutrimento ai tessuti, per poi dilatarsi rapidamente negli ambienti interni riscaldati.
Questo è ancora più vero in alta quota, dove, insieme a idratazione e nutrimento, la parola d’ordine è protezione. Il problema, infatti, non sono solo le basse temperature e gli sbalzi di temperatura, in montagna bisogna proteggersi anche dai raggi UV, UVB e dalla banda di luce visibile. I rischi sono gli stessi che si corrono in riva al mare: scottature, eritemi, macchie, invecchiamento precoce e aumentato rischio di cancro della pelle. Anche se non sempre è facile rendersene conto, perché il freddo secco della montagna riduce la percezione del calore del sole, il sole ad alta quota è ancor più “cattivo” che a bassa quota.
L’altitudine, infatti, aumenta l’intensità dei raggi solari: fino al 12% per ogni 1000 metri, mentre la neve fresca riflette fino all’80% delle radiazioni UV, contro il 25% della sabbia.
Nella skincare ad alta quota è quindi fondamentale proteggere la pelle dal freddo e dal vento con creme ricche dalla texture corposa e dal sole con fattori di protezione elevati, da 50 in su, da applicare più volte al giorno.
L’applicazione di un prodotto protettivo dovrebbe rappresentare lo step finale di ogni beauty routine a prescindere dalla stagione e dalla quota. Nel rituale quotidiano di cura della pelle è però un passaggio spesso dimenticato nei grigi mesi invernali, soprattutto in città o a bassa quota, perché c’è meno luce, l’esposizione diretta ai raggi solari è ridotta e spesso il sole non fa neanche capolino tra le nuvole. Sicuramente la radiazione solare è meno intensa e diretta d’inverno, i raggi UV però sono sempre in agguato e il fatto che non si sentano sulla pelle e non l’arrossino, induce a pensare che non arrechino danni. Niente di più sbagliato! Perché anche d’inverno i raggi UVA, raggiungendo il derma, stimolano la produzione di melanina e portano a stress ossidativo e invecchiamento cutaneo.
Quindi MAI dimenticarsi della protezione solare, non solo in montagna quando sciate, passeggiate o vi fermate al sole, dove è assolutamente d’obbligo, ma anche in città o in campagna, soprattutto quando prevedete di stare all’aria aperta. L’utilizzo regolare di un siero viso con un SPF elevato nella skincare routine quotidiana anche invernale è il metodo più efficace per prevenire il precoce invecchiamento e rendere la pelle vitale, tonica e sana.
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